La dispersione delle ceneri in mare offre un'opportunità unica per un addio sereno e simbolico, permettendo alle nostre emozioni di fluire con le onde dell'infinito blu.
La dispersione delle ceneri in mare è un'opzione sempre più scelta dalle famiglie per onorare i propri cari defunti in modo significativo e simbolico. Tuttavia, questo atto deve avvenire nel rispetto delle normative vigenti e con la dovuta sensibilità.
Cosa dice esattamente la legge in merito a questa pratica?
La dispersione delle ceneri in mare è un'azione consentita e non costituisce reato. Tuttavia, affinché tutto avvenga nel rispetto delle regole, è necessario ottenere l’autorizzazione.
La legge stabilisce con precisione anche la distanza minima dalla riva che deve essere mantenuta durante la dispersione, la quale è di almeno 100 metri.
Inoltre, è richiesta la presenza di un'adeguata imbarcazione a motore e di uno skipper esperto e preparato a bordo. Anche i parenti possono partecipare alla dispersione delle ceneri, che può essere eseguita da un parente, un erede o da un addetto dell'agenzia funebre incaricata.
Ogni comune ha le sue regole quando si tratta di dispersione delle ceneri; quindi, è fondamentale fare ricerche approfondite prima di prendere una decisione così importante.
In definitiva, la dispersione delle ceneri in mare rappresenta un'opzione emotivamente significativa per onorare i nostri cari defunti, ma è anche un atto che richiede attenzione e rispetto per le norme legali e igieniche. Esplorando le regole e i dettagli di questa pratica, possiamo avvicinarci a essa con consapevolezza e sensibilità, garantendo che sia un tributo adeguato alla memoria dei nostri amati. Che sia una navigazione solitaria o un momento condiviso con i familiari, la dispersione delle ceneri in mare offre un'opportunità unica per un addio sereno e simbolico, permettendo alle nostre emozioni di fluire con le onde dell'infinito blu.
Autore:
Avv. Luca Olivetti
Studio Legale Olivetti
Corso Duca degli Abruzzi, 14 – Torino (TO)
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